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Piero Fassino denunciato per tentato furto di un profumo a Fiumicino: “Volevo pagare”

Lo aveva messo in tasca dopo aver ricevuto una telefonata

Spiacevole inconveniente all’aeroporto di Fiumicino per Piero Fassino, che in partenza per Strasbrugo si è fermato al duty free per acquistare un profumo per la moglie.

L’episodio è accaduto lo scorso 15 aprile ma è stato reso noto oggi dal Fatto Quotidiano.

Il furto e la denuncia
Il deputato PD avrebbe preso la confezione di profumo da donna del valore di 100 euro appoggiandola in tasca dopo avere ricevuto una telefonata: “Avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”, ha raccontato Fassino per spiegare l’accaduto. Distratto dalla telefonata si sarebbe allontanato tanto fa far scattare l’allarme anti-taccheggio con il conseguente intervento del personale.

La spiegazione
La versione del politico però è diversa: secondo Fassino infatti il personale di sicurezza del duty free sarebbe intervenuto proprio nel momento in cui aveva infilato il profumo nella tasca contestando il tentato furto. Dopo le spiegazioni del deputato PD, che si dichiara anche disponibile a pagare il profumo, vengono riviste le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza e i vigilanti decidono di procedere con la denuncia alla Polaria per furto.

Lo stupore di Fassino
Nelle dichiarazioni rilasciate dal deputato PD a Il Fatto quotidiano trapela lo stupure per quanto accaduto e per le conseguenze: “Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili. Si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo a un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di un boccettino di profumo”.

Font: la7.it

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